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Rovereto, 10 gennaio 2012 Non è piaciuta, ai presidenti di circoscrizione di Rovereto, la presa di posizione del sindaco Andrea Miorandi sull’editoriale di Gian Antonio Stella (“Corriere della Sera” di sabato). Maurizio Migliarini (Verdi) ha preso carta e penna per dire che il primo cittadino non avrebbe capito il senso dell’articolo: in discussione non ci sarebbero i gettoni di presenza dei consiglieri, ma il valore stesso dell’autonomia. «Mentre il presidente Lorenzo Dellai – scrive il presidente della circoscrizione Lizzana –, dalla sua lunga esperienza politica ha capito il vero obiettivo del giornalista, ed ha saputo rispondere adeguatamente definendo l’articolo di Stella “una deriva populista”, il sindaco di Rovereto Andrea Miorandi, dimostrando ancora una volta un dilettantismo sconcertante, è caduto nel tranello, dando addirittura ragione al giornalista antiautonomista, rafforzando, di fatto, la cordata di quei politicanti da salotto che vorrebbe cambiare in peggio il Trentino». Insomma, per Migliarini non solo l’esistenza di sette circoscrizioni a Rovereto non crea alcuno scandalo, ma metterle in discussione sull’onda delle critiche che arrivano dall’esterno, significherebbe, in sostanza, mettere in discussione il sistema di partecipazione democratico prodotto dall’autogoverno trentino. Migliarini poi va oltre e contesta anche la coerenza del primo cittadino. «Contrariamente a quanto andava dicendo durante la campagna elettorale, dove sosteneva che le circoscrizioni dovevano diventare luoghi della democrazia partecipata, dal giorno successivo alla sua elezione a sindaco, ha rinunciato a promuovere confronto e partecipazione. In un anno e mezzo del suo mandato, non ha mai promosso un incontro con i presidenti, contrariamente a quanto facevano i suoi predecessori». «Stupefacente – continua l’esponente dei Verdi – anche la poca chiarezza sui provvedimenti da adottare. Il sindaco passa dalla proposta di ridurle, a quella di abolirle, o quella di togliere i gettoni ai consiglieri e ai presidenti». Di certo non piace l’idea di sostituire le circoscrizioni con l’Urban center. «Miorandi ritiene che le circoscrizioni possano essere sostituite dall’Urban center, che costa ai cittadini 140,00 euro e che fino ad oggi ha dimostrato di essere un fallimento in termini di partecipazione dei cittadini. Invito – conclude – il sindaco ad attivarsi nelle sedi istituzionali e proporre interventi per ridurre i costi della politica, delle circoscrizioni e quant’altro, compresa la sua retribuzione di 8.000 euro».
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